Percorso Professionale

Il percorso professionale inizia con il conseguimento di un diploma in fotolitografia nel 1978. Anni fa la fotolitografia era la professione di chi era preposto alla realizzazione delle matrici, o lastre, per la stampa litografica.

Tale preparazione comprendeva diverse fasi che andavano dalla ripresa, riproduzione ed elaborazione fotomeccanica, al fotoritocco manuale, al montaggio di pellicole contenenti foto e testi, impaginati secondo gli schemi detti "gabbie di impaginazione", che venivano predisposte su tavoli luminosi per poi essere riportate su lastre di alluminio attraverso un complesso sistema fotomeccanico e chimico.

Un lavoro "da manovale" che fino ai tardi anni '80 del novecento impiegava diverse fasi, più o meno elaborate, per arrivare a finalizzare la stampa vera e propria del progetto grafico.

Per questo tipo di diploma si frequentava un corso "Full immersion" nel mondo della grafica, che andava dal disegno esecutivo alla stampa tipo-litografica, toccando argomenti come la fotografia, la composizione tipografica a caratteri mobili in piombo, fotocomposizione, composizione chimica degli inchiostri da stampa, comunicazione e chi più ne ha più ne metta.

Ma il lato tecnico era il meno interessante. Più appassionante il lato comunicativo, più creativo e coinvolgente. Far "passare" il messaggio attraverso un metodo veloce, per non dire immediato, per rimanere impresso e determinare una scelta da chi viene raggiunto, dal fruitore. 

Inizia così un percorso di apprendimento dei metodi di "progetto" per la pubblicità comunicativa. Studi sulla grafica più evoluta del semplice segno pittorico. Comprendere il "perché" di scelte visive, di scelte attraverso il colore, appropriarsi dei linguaggi specifici dei settori merceologici per mettere sotto la giusta luce aziende, prodotti, consumi. Evocare e presentare attraverso le tecniche del linguaggio, da abbinare alle immagini, ai segni, alle icone, talvolta stravolgendo tutto proprio per risaltare tra tante offerte.

Altro "incontro" di grande impatto è quello con l'editoria. Prima come esecutore presso studi grafici ed editori, tra i quali The Walt Disney Company e Mondadori, per importanti riviste di distribuzione nazionale dove si affinano tecniche di impaginazione, poi come progettista, dove vengono messi in pratica gli insegnamenti tecnici con creatività ed impatto visivo di gusto e talvolta innovatore.

L'avvento della computer grafica, alla fine degli anni ottanta, mette in moto una rivoluzione epocale nell'ambito della comunicazione. Gradualmente, con i progressivi miglioramenti di hardware e software, tutte le figure specialistiche e gli aspetti tecnici anche complessi, vengono a riunirsi in un unica tecnologia che garantisce velocità di esecuzione, maggiore precisione con un controllo della qualità mai visti fino a quel momento. Grazie ai personal computer, l'idea comunicativa diventa realizzabile con pochissimi passaggi esecutivi tagliando tempi e spese di produzione in maniera drastica. L'avvento di Internet accelera ancor di più questi processi ed anzi apre nuovi orizzonti inimmaginabili negli anni di fine XX secolo.

Maggiori diventano anche le possibilità espressive ed artistiche che possono raggiungere nuovi livelli di originalità, di diffusione e di impiego, dando limiti solo all'immaginazione, spostandone sempre più in là i confini.